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Due semplici strategie di benessere da far diventare pratica quotidiana, indispensabili quando si mangia eccezionalmente più del solito.
Per riprendersi dagli stravizi, per aumentare il proprio benessere, per i grandi come per i piccini nulla di meglio di una buona passeggiata: secondo una ricerca condotta dall'University of Colorado Health Sciences Center, 15 minuti al giorno di passeggiata (non esattamente quella che si può fare davanti alle vetrine ma, diciamo, con un passo un po' più sostenuto) possono aiutare a mantenere il proprio peso, non riprendendo quello perso; mentre 2 mila passi al giorno (ma l'ideale sarebbe 4mila, in questo caso stiamo parlando degli adulti) riescono a contribuire a far perdere peso.
Non solo: l'attività motoria, e quindi anche le passeggiate, aumenta le endorfine e la serotonina in circolo nel nostro corpo. Significa che la sensazione di benessere che regala il fare il movimento ha effetti benefici anche sul tono umorale: e questo, si sa, ha un ulteriore effetto positivo anti-eccessi calorici. Insomma, quando stiamo bene e siamo appagati, più facilmente sapremo rinunciare a mangiare un'ulteriore fetta di panettone, un cioccolatino o un torrone o qualunque altro vi venga in mente.
Percorrere quindi qualche chilometro ogni giorno fa bene ad ogni età: naturalmente è importante farlo in aree tranquille, non trafficate, se possibile all'interno dei parchi cittadini. Insomma, quando i passi sono tali da fare la distanza, tutto la nostra persona ne trae beneficio e questo aiuta anche a mantenerci in forma.
Ma, avvisano i ricercatori dell'Università di Utrecht (Olanda), parlando di distanza è fondamentale anche quella che mettiamo tra noi e gli alimenti. Ad esempio: noi sappiamo che nell'alimentazione quotidiana è bene inserire ogni giorno almeno cinque porzioni tra frutta e, soprattutto, verdura. Per consumarle più facilmente - conferma lo studio effettuato - è utile renderle facilmente accessibili e magari anche alla vista.
Il discorso vale anche al contrario: i ricercatori hanno infatti scoperto che allontanare di appena mezzo metro una ciotola di praline di cioccolata, inizialmente posta a 20 centimetri di distanza dalla persona che la guardava, bastava per ridurre il consumo dei dolci (probabilmente lo sforzo per raggiungerla faceva la differenza tra chi realmente voleva mangiare le praline e chi invece poteva farne a meno).
Quindi: conosciute le tentazioni di ogni persona della famiglia, meglio tenere in casa quegli alimenti lontani dagli occhi e, in questo caso, anche poi... dalla bocca.
29/12/2011
29/12/2011
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