Bio o solidale, purchè sia panettone!

E' la stagione, sì, possiamo chiamarla anche così, del panettone. Tra le mille possibili versioni, c'è anche quella bio. Qual è la differenza: la ricetta naturalmente è la stessa; è l'origine degli ingredienti ad essere diversa. Perchè si possa definire realmente "bio", il panettone deve avere almeno il 95% degli ingredienti agricoli di origine biologica. Significa che la farina proviene da coltivazioni biologiche certificate, non trattate con sostanze chimiche e pesticidi. Il processo di lievitazione deve essere naturale, con lievito madre e senza l'aggiunta di lievito di birra. Il risultato della lievitazione naturale, che richiede una lavorazione molto lunga di circa 48 ore (con il lievito di birra sono sufficienti 2-3 ore), è un prodotto fragrante, leggero, nutriente, altamente digeribile e molto gustoso.

Le uova utilizzate sono ottenute da galline allevate secondo le norme dell'agricoltura biologica, con ritmi di vita naturale, in uno spazio sufficiente, che dormono almeno otto ore la notte, e alimentate con mangimi bio. Al posto dello zucchero raffinato in modo industriale è impiegato lo zucchero 'sbiancato' con metodi naturali, non chimici. Anche uvetta e arancio- se presenti - sono biologici e la canditura viene effettuata con zucchero biologico. Attenzione anche agli oli vegetali: non ci deve proprio essere olio di palma, che - oltre ad avere una scarsa qualità nutrizionale, ha un negativo impatto ambientale.

Un panettone bio dovrebbe costare circa il 10% in più di quelli di marca e, meno facilmente, si troverà in promozione.

In alternativa si può optare per un panettone del commercio equo e solidale. Lo si trova, ad esempio, nelle botteghe di AltroMercato: con uvetta e gocce di cioccolato (750 grammi, prezzo consigliato 8,70 euro o la versione mini, 100 grammi a 1,75 euro). Gli ingredienti: tante gocce di cioccolato ottenute con cacao dalla Repubblica Dominicana (Conacado), zucchero di canna del Costa Rica (Coopeagri e Coopecanera) e/o dall’isola Mauritius (Mauritius Sugar Syndicate), vaniglia dal Madagascar (Ravinala) e la dolce combinazione di uvetta del Sud Africa (Eksteenskuil Vine fruit Farmers) e croccante granella di anacardi del Brasile e dell’India (Coopercajou e/o Elements).

La confezione del panettone è in carta seta (il sacchetto può essere stirato e riutilizzato come confezione regalo) ed è disponibile in rosso con blockprint dorato alla base. Il sacchetto è preparato dalle artigiane di MCC, organizzazione nata nel 1970 in Bangladesh. MCC si rivolge soprattutto a gruppi di donne condizioni particolarmente difficili e promuove l’artigianato come forma di emancipazione e auto sviluppo.

14/12/2011

11/12/2011