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Sono sempre più frequenti le reazioni avverse e spesso alcune intolleranze alimentari si manifestano solo in età adulta.
E’ davvero possibile diventare improvvisamente allergici da adulti? Sempre più persone negli ultimi anni si scoprono intolleranti o hanno reazioni allergiche verso alimenti, come latte e latticini, glutine, crostacei, uova o noccioline. Tutto così, all’improvviso. Ma il vero problema è che se noi possiamo curare, catalogare e capire il quadro clinico delle allergie, non sappiamo ancora spiegarne le cause. Spesso compaiono nel soggetto reazioni simili a quelle allergiche, ma non si tratta di allergia. Magari derivano da cause immunologiche, come la carenza di certi enzimi che impediscono di metabolizzare nel giusto modo gli alimenti che introduciamo. Oppure al cattivo funzionamento dell’apparato gastrico. Può accadere che si manifestino sintomi analoghi alle reazioni allergiche a causa di un’ernia iatale o un reflusso gastroesofageo. Pertanto, è sempre indispensabile rivolgersi ad un allergologo competente.
Nelle allergie vere e proprie la reazione si manifesta in vari passaggi: nel primo episodio in modo più lieve, magari un prurito, e poi nel secondo e nel terzo aumentano di intensità. Se, invece, il sintomo è sempre piuttosto sfumato non è allergia. La manifestazione allergica, poi, può essere di due tipi: immediata e dopo due ore dall’assunzione di cibo. Nel primo caso riguarda la sindrome allergico-orale, con un fastidio alla mucosa orale o faringea. Nel secondo caso si può manifestare a livello gastrico, provocando il vomito, e intestinale, causando dissenteria.
Pochi, in realtà, non più di 10, sono i cibi a rischio, tra cui le noci, l’albume, il latte. Poi c’è un’allergia di “nicchia” alla proteina LTP, che si trova sulla buccia di alcuni frutti, come fragole e pesche, o verdure, come gli asparagi. Nel caso dei crostacei, si possono verificare delle orticarie, perché essi liberano instamina. Ma possiamo avere una reazione simile anche a causa dei conservanti, come l’ammoniaca. Quanto al glutine, troppo spesso si parla di intolleranza in maniera spropositata e solo sulla base di test ematochimici. Servono, invece, esami e riscontri clinici.
20/2/2017
20/2/2017
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