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Originario del bacino del Mediterraneo, il gladiolo ha foglie verdi dritte e lanceolate simili alla corta spada romana da cui prende il nome.
Poco esigenti, i gladioli sono piante facili da coltivare e molto apprezzate in giardino dove i bei fiori dagli svariati colori pastello fanno bella mostra per almeno due settimane. L’effetto scenografico è garantito, in particolar modo, se vengono messi in gruppo all’interno di aiuole di perenni o annuali, in macchie arbustive oppure se vengono fatti sbocciare accanto a dalie, gigli e montbretie. Originario del bacino del Mediterraneo, il gladiolo ha foglie verdi dritte e lanceolate simili alla corta spada romana da cui prende il nome. I fiori sono raccolti in spighe erette e hanno corolle a forma di trombetta allargata. Sbocciano tra luglio e settembre a seconda del periodo in cui il bulbo-tubero (detto cormo) è stato messo a dimora.
Nell’arco degli anni i gladioli sono stati ibridati e selezionati fino ad ottenere fioriture di molti colori, dal bianco al giallo oro, dal lilla al viola, dall’azzurro al blu intenso, e fiori molto grandi, maculati e striati. Ne esistono anche varietà in miniatura, coltivate in vaso per decorare i terrazzi.
I cormi dei gladioli si interrano a circa 10 cm di profondità, in linea o in gruppo da 10 a 20; occorre ricordarsi di annaffiare leggermente subito dopo e di mettere un tutore per le varietà più alte. Non fa male un po' di concime adatto alle bulbose. La fioritura avviene 10/12 settimane dopo.
Finita l’estate è meglio aspettare che le foglie siano appassite o ingiallite dalle prime gelate per dissotterrare i bulbi. Questi, ben lavati ed asciugati, devono essere sistemati in una cassetta, in un locale buio e riparato dal gelo, come in cantina o garage.
Attenzione a sistemare a riposo vegetativo solo bulbi di buone dimensioni e perfettamente sani, per evitare che vengano attaccati da muffe o parassiti; inoltre, possiamo preventivamente polverizzarli con del fungicida.
5/12/2017
5/12/2017
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