Il rapporto tra i bambini e la natura: l'importanza di essere un po' selvatici

La speranza è che un giorno il mondo in cui viviamo si trasformi in un luogo privo di qualsivoglia spreco abitato da persone responsabili e sostenibili che cercano di vivere nella salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo. Affinché questa speranza possa trasformarsi in una realtà a tutti gli effetti non è sufficiente cambiare il nostro stile di vita, è necessario prima di tutto educare i bambini. Solo con un'educazione ambientale che parte sin dalla più tenera età infatti possiamo sperare che i nostri figli diventino un giorno degli adulti migliori e possano davvero apportare al pianeta in cui viviamo il cambiamento di cui ha bisogno. L'educazione ambientale nei bambini deve cercare ovviamente di permettere loro di scoprire il naturale rapporto che li lega all'ambiente in cui viviamo, quel rapporto che purtroppo viene spesso reso vano dalla frenesia delle nostre vite, dal cemento, dal grigio delle nostre città. Ma qual'è il modo migliore per riuscire a rendere questo rapporto sempre più intenso? Semplice, permettendo ai nostri bambini di essere un po' selvatici.
Selvatici, questo è un aggettivo che non viene utilizzato oggi come oggi spesso, un aggettivo che anzi viene spesso destinato solo ed esclusivamente agli animali. Non dobbiamo mai dimenticare però che dopotutto anche noi siamo degli animali e che la selvaticità è parte del nostro animo, un elemento che abbiamo imparato a tenere a freno per poter vivere in società. Tenerlo a freno è essenziale effettivamente, ma i problema è che spesso qesti freni che noi stessi ci poniamo tendono a cancellare del tutto il nostor essere selvatici. Essere selvatici è invece per i bambini spontaneo e proprio su questa spontanientà dobbiamo allora puntare il tutto per tutto.

Quando i nostri bambini decidono di gattonare in un prato dobbiamo allora lasciarli fare, anche se si avvicinano agli insetti o ai piccoli animaletti che abitano la natura oppure ai fiori e alle piante. Lo stesso vale ovviamente anche per i bambini più grandicelli che devono essere lasciati liberi di correre, di esplorare, di osservare. Noi genitori dobbiamo mettere da parte le ostre paure, la paura cioè che i bambini oossano mettersi in bocca qualcosa, che possano toccare qualcosa di pericoloso, che possano essere punti da un insetto, tutte paure che sono più che naturali ma che non devono trasformarsi in una sorta di guinzaglio che non permette ai piccoli di fare esperienza.

30/4/2015

30/4/2015