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Omeopatia: i disturbi dell'inverno

Non solo influenza. I 5 disturbi d'inverno più curati con l'omeopatia. A cura del Dott. Alessandro Targhetta.

Stando ad una recente indagine Doxapharma, l’83,4% di coloro che utilizzano medicinali omeopatici li assume per il trattamento di raffreddori e sindromi influenzali.
“E’ una scelta che non può che trovarmi d’accordo”, evidenzia il dott. Alessandro Targhetta, “perché i medicinali omeopatici sono realmente utili per tali disturbi e presentano raramente effetti collaterali e sempre di intensità modesta. Contengono sostanze di origine naturale e, grazie alle loro diluizioni, hanno la caratteristica di essere generalmente non tossici. Per queste ragioni, nella cura dei malanni d’inverno, rappresentano a mio avviso una scelta corretta e prioritaria”.
“Anche perché,” precisa il medico, “in generale, i medicinali omeopatici permettono l’utilizzo concomitante di altre terapie farmacologiche, laddove necessario. Per questo, la terapia omeopatica è adatta anche ai pazienti politrattati, come gli anziani ad esempio. Altro vantaggio dei medicinali omeopatici è quello di non provocare, generalmente, il cosiddetto effetto rebound dei farmaci allopatici, cioè il rischio che i sintomi si ripresentino una volta interrotta la loro assunzione”.

Raffreddore

Il raffreddore (chiamato anche rinite o corizza) è una virosi che insorge di solito in forma epidemica. E’ causata da Rhinovirus e si manifesta in 3 stadi clinici: fase di esordio, fase di stato, fase di risoluzione.

Come intervenire con i medicinali omeopatici

fase di esordio: è caratterizzata da starnuti, rinorrea moderata, lacrimazione,  irritazione faringea e malessere generale. In questa fase è consigliabile assumere Nux vomica 9 CH, 5 granuli ogni 2-3 ore

fase di stato: si rilevano ostruzione nasale, rinorrea sierosa abbondante con muco chiaro e trasparente, starnuti e lacrimazione. In questa fase, si possono prescrivere 5 granuli ogni 2-3 ore di Allium cepa 9 CH (in caso di rinorrea acquosa irritante), 5 granuli 4 volte al giorno di Kalium muriaticum 9 CH (se la rinorrea è mucosa e bianca) e 5 granuli 4 volte al giorno di Kalium bichromicum 9 CH (in presenza di secrezioni nasali piuttosto vischiose, giallo verdastre)

fase di risoluzione: il sintomo prevalente in questa fase è la secrezione mucosa fluida e non irritante; in questi casi, si consiglia di assumere Pulsatilla 9 CH, 5 granuli 1 volta al giorno fino a guarigione.

In generale, per i sintomi del raffreddore è consigliabile l’assunzione di 1 compressa ogni 1-2 ore del medicinale omeopatico Corylia, diradandone l’assunzione con il miglioramento dei sintomi. Corylia ha nella sua formula le sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento delle diverse fasi del raffreddore: iniziale, di stato e di risoluzione.

Mal di gola

La faringite e la laringite acute sono dovute all’infiammazione della mucosa della faringe, della laringe e delle corde vocali. Il più delle volte l’eziologia è virale, ma l’infezione può essere anche batterica. I medicinali omeopatici sono di grande aiuto in queste due patologie.

Come intervenire con i medicinali omeopatici per il trattamento della faringite acuta:

  • I sintomi più comuni della faringite acuta sono il mal di gola centrale o laterale, spontaneo o provocato dalla deglutizione, e la febbre. Il medicinale omeopatico da assumere in caso di faringite acuta con bruciore o dolore diffuso alla gola e febbre è Belladonna 9 CH, 5 granuli ogni 2-3 ore.
  • Phytolacca decandra 9 CH è invece preferibile quando le tonsille sono arrossate, dolenti, con irradiazione del dolore alle orecchie durante la deglutizione (5 granuli ogni 2-3 ore).
  • se il soggetto manifesta invece febbre e brividi, gola arrossata, tonsille ingrossate con follicoli bianchi, è preferibile assumere Mercurius solubilis 9 CH (5 granuli ogni 2-3 ore).
  • In caso di faringite acuta è consigliabile assumere 1 compressa ogni 1-2 ore di Homéogène 9, un medicinale omeopatico che contiene 9 sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico delle faringiti acute.

Come intervenire con i medicinali omeopatici per il trattamento della laringite acuta:

  • La laringite acuta si presenta di solito con raucedine, dolore laringeo e tosse secca o abbaiante. Solitamente si prescrive Aconitum napellus 9 CH (5 granuli ogni 2-3 ore) se c’è febbre alta, o Arum triphyllum 9 CH (5 granuli ogni 2-3 ore) se la gola è secca, bruciante e piuttosto arrossata.
  • In caso di laringite acuta, raucedine, afonia, disfonia e affaticamento delle corde vocali è invece consigliabile il medicinale omeopatico Homeox, 2 compresse ogni 1-2 ore, diradando l’assunzione in funzione del miglioramento dei sintomi. Homeox ha nella sua formula le sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico della laringite acuta.

Tosse

E’ uno dei sintomi più comuni delle affezioni invernali da raffreddamento che provocano irritazione delle vie aeree con variabile produzione di muco, come le sindromi influenzali, le bronchiti, le tracheiti, le faringiti, le laringiti, ecc. La tosse è un meccanismo fisiologico di difesa messo in atto per eliminare sostanze irritanti dalle vie aeree (es. germi, muco, polvere, fumo, corpi estranei, ecc.).
Per quanto la tosse rappresenti un'indispensabile reazione naturale, può generare uno spiacevole “circolo vizioso” soprattutto quando è secca e stizzosa: ogni colpo di tosse, infatti, aggrava l’infiammazione della mucosa respiratoria già infiammata, irritandola e complicando il problema.

I vari tipi di tosse

Esistono vari tipi di tosse, definiti in base alla presenza o meno di secrezioni e alla durata del sintomo.

La tosse secca o non produttiva, si contraddistingue per l’assenza di catarro, è di solito irritativa ed è tipica delle faringiti, laringiti e tracheiti.
La tosse grassa o produttiva è caratterizzata dalla presenza di catarro nei diversi distretti delle vie aeree, che viene espulso con la tosse. Spesso, la tosse grassa rappresenta la normale evoluzione di una iniziale tosse secca ed è tipica nelle bronchiti.
Si distingue inoltre tra tosse acuta, tipica della stagione invernale, che dura meno di 3 settimane e si associa di frequente a un'infezione virale delle prime vie aeree, e tosse cronica, quando la sua durata persiste per un periodo più lungo.
In genere, questo tipo di tosse cronica può avere molteplici cause, in particolare le broncopneumopatie croniche ostruttive. Per questo è bene non dimenticare che la tosse è un sintomo comune a malattie di ben diversa gravità e prognosi. Di conseguenza, se dopo qualche giorno di trattamento non migliora, è opportuno rivolgersi al medico per una corretta diagnosi e terapia.

Come intervenire con i medicinali omeopatici

Per la tosse secca...

I medicinali omeopatici prescritti più frequentemente nella tosse secca di origine laringo-tracheale sono Bryonia 9 CH per la tosse con bruciore retrosternale, aggravata dal movimento e di sera, con sete intensa (5 granuli ogni 3-4 ore), e Spongia tosta 9 CH, caratterizzata da tosse molto secca con tonalità acuta, migliorata dalle bevande calde (5 granuli ogni 3-4 ore).
Per le crisi di tosse secca notturna con timbro rauco e profondo, che provoca risvegli e fastidio, è consigliabile Drosera 9 CH (5 granuli ogni 3-4 ore, o al bisogno, in caso di grave crisi di tosse)

Per la tosse grassa

  • Ipeca 9 CH è il medicinale omeopatico utile quando sono presenti accessi di tosse, con secrezioni vischiose, che provocano sensazione di nausea e qualche volta vomito, più facilmente nei bambini (5 granuli ogni 3-4 ore)
  • Esistono poi soggetti, in particolare anziani e bambini, che presentano il quadro di Antimonium tartaricum 9 CH, caratterizzato da tosse produttiva abbondante, con espettorazione difficile e astenia (5 granuli ogni 3-4 ore)

Esistono poi sciroppi omeopatici che contengono una selezione di medicinali omeopatici riconosciuti per la loro azione sull’irritazione delle vie aeree. Generalmente privi di effetti collaterali noti, non contengono sostanze ad azione sedativa e possono essere generalmente assunti anche in concomitanza con altre terapie farmacologiche, laddove necessario. “Tra questi” –sottolinea il dott. Alessandro Targhetta- “Stodal sciroppo, medicinale omeopatico utilizzato per tutti i tipi di tosse, in quanto ne riduce l’intensità e la frequenza. Inoltre, tratta le irritazioni delle alte e basse vie aeree, ripristinandone la naturale struttura fisiologica”. Stodal sciroppo contiene nella sua formula alcune sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica per il trattamento sintomatico della tosse secca e della tosse produttiva. Può essere perciò assunto da bambini, adulti e anziani in ogni fase della tosse.

Differentemente dalla maggior parte dei medicinali omeopatici, in questo caso la posologia è diversa fra adulti e bambini: gli adulti ne assumeranno 15 ml usando come riferimento il bicchiere dosatore, pari ad 1 cucchiaio, 3-5 volte al giorno, mentre nei bambini la posologia è di 5 ml usando come riferimento il bicchiere dosatore, pari ad 1 cucchiaino, 3-5 volte al giorno. Stodal si trova in commercio anche in granuli: in questo caso, vanno assunti 5 granuli ogni 1-2 ore, diradandone l’assunzione in base al miglioramento della tosse.

“A questo proposito”, evidenzia il dott. Targhetta, “l’AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, nel novembre 2010 ha emanato  una “Nota informativa” nella quale si vieta l’uso dei mucolitici, per uso orale e rettale, nei bambini al di sotto dei 2 anni.
Gli sciroppi omeopatici non contengono questo tipo di sostanze, e possono essere quindi somministrati anche nei bambini di età inferiore ai 2 anni”.

Sinusite

La sinusite acuta è l’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali. Le cause sono soprattutto virali e batteriche. La sintomatologia dipende dalla sede dell’infiammazione: nella sinusite frontale il dolore è alla radice del naso, mentre nella sinusite mascellare il dolore è a livello degli zigomi e delle arcate dentarie.

Come intervenire con i medicinali omeopatici

  • Quando la secrezione nasale sierosa è nulla, il medicinale omeopatico più comunemente prescritto, in caso di sinusite frontale, è Sticta polmonaria 5 CH (5 granuli, 4 volte al giorno) , mentre Kalium iodatum 5 CH (5 granuli, 4 volte al giorno) è indicato in caso di sinusite frontale con secrezione sierosa modesta e dolore alla radice del naso.
  • Un discorso a parte meritano le sinusiti con secrezione mucopurulenta. In questo caso, esistono due medicinali omeopatici quali Kalium bichromicum 5 CH per le sinusiti frontali e Mezereum 5 CH per le sinusiti mascellari: la posologia indicata per entrambi è di 5 granuli 4 volte al dì fino a guarigione.

Mal d’orecchio (otite)

L’otite è un’infiammazione dell’orecchio medio o esterno. Provocata di solito da agenti virali, può tuttavia avere anche un’eziologia batterica. L’otite media si manifesta con otalgia acuta, senso di ovattamento all’orecchio e qualche volta febbre media o bassa. Per una corretta diagnosi, è sovente necessaria un’otoscopia.

Come intervenire con i medicinali omeopatici

Si consiglia di assumere 5 granuli ogni 2-3 ore di Ferrum phosphoricum 9 CH (otalgia lieve in assenza di febbre), mentre se il mal d’orecchio è intenso con dolore pulsante e febbre, è preferibile Belladonna 9 CH, 5 granuli ogni 2-3 ore, fino al miglioramento dei sintomi.

Box: come si assumono i medicinali omeopatici

Granuli
I granuli sono confezionati in contenitori multidose e generalmente se ne assumono 5 ad ogni somministrazione. Vanno sciolti lentamente in bocca, preferibilmente sotto la lingua.

Globuli
I globuli sono confezionati in contenitori monodose e vanno assunti in un’unica somministrazione. Si versa l’intero contenuto di una dose direttamente in bocca e si lascia sciogliere preferibilmente sotto la lingua.

Compresse
Le compresse si lasciano sciogliere lentamente in bocca.

Nei bambini più piccoli, i granuli e i globuli possono essere sciolti in poca acqua, meglio se oligominerale e a temperatura ambiente, mentre le compresse possono essere disciolte in acqua dopo averle frantumate.  Meglio evitare di farli sciogliere in sostanze aromatiche come tisane, camomilla o succhi di frutta.
In generale, i medicinali omeopatici possono essere assunti in qualsiasi momento della giornata; è comunque consigliabile assumerli almeno 5 minuti prima o 15 minuti dopo i pasti e/o il consumo di vino, caffè, menta, sigarette, che contengono comunemente sostanze vasocostrittrici.

 

26/11/2012

26/11/2012

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