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Con il cambio di stagione e temperature si rende necessario cambiare anche il nostro modo di mangiare.
L'autunno e i primi freddi richiedono anche un cambio di alimentazione per meglio supportare il nostro organismo. Non è un caso che anche la natura ci proponga prodotti "nuovi" da portare sulle nostre tavole: dai broccoli ai cavoli cappuccio, dalle cipolle ai radicchi rossi, e poi le zucche, i cachi, le castagne, i fichi per citare solo alcuni tipi di frutta e verdura che caratterizzano la produzione tipica delle stagioni fredde e che è bene entrino nei nostri piatti. E, per le verdure specialmente, è richiesta una cottura più impegnativa.
Quello che la campagna offre è anche esattamente quello che serve al nostro organismo. Sia per gli adulti che per i bambini, a partire dai primi freddi, l'alimentazione deve cambiare e diventare in qualche modo più consistente e "calda": quindi, se pure va bene l'insalata, non dovrà mai mancare nel pasto anche una porzione di verdura cotta.
Ed è, l'inverno ma anche l'autunno, il tempo ideale per includere regolarmente nel menu quotidiano familiare le zuppe e i minestroni: portano proteine vegetali, vitamine, sali minerali e idrati di carbonio che integrano la nostra dieta alimentare. Un filo d'olio extravergine - meglio se di prima spremitura - aggiunto a fine cottura, nel piatto, aggiungerà un tono piacevole di gusto e fornisce altri nutrienti fondamentali specie d'inverno. Le varianti sono naturalmente tante: creme, passati, minestroni, zuppe. Con un solo ingrediente (avete provato la crema di zucca? in genere piace tanto anche ai bambini) oppure con quelli che si trovano al mercato, dai contadini: non ci sarà il rischio di annoiarsi.
Tra autunno ed inverno è meglio non preparare - se non, eventualmente, solo occasionalmente - cibi freddi o crudi. Assumerli spesso avrebbe come conseguenza di raffreddare e indebolire l'organismo che già si deve confrontare con i rigori stagionali e ha bisogno, invece, di essere riscaldato.
7/10/2011
7/10/2011
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